Le Chiese di Basilicata in cammino: confronto regionale sul Documento nazionale del Cammino sinodale

Le diocesi della Basilicata si sono ritrovate per un momento di confronto e discernimento comunitario attorno al documento nazionale del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, “Lievito di pace e di speranza” (24 settembre 2025). L’incontro ha rappresentato un passo importante nel percorso di recezione e di attualizzazione delle linee emerse a livello nazionale, in dialogo con le esperienze e le priorità pastorali delle Chiese locali.

Dal confronto è emersa una profonda sintonia di fondo: tutte le diocesi riconoscono nella sinodalità uno stile ecclesiale da rendere sempre più concreto, nella corresponsabilità dei battezzati, nella valorizzazione dei ministeri laicali, nella cura della formazione e in una missione che intrecci Vangelo e vita quotidiana. La Basilicata conferma così il desiderio di essere una “Chiesa che cammina insieme”, dove il discernimento comunitario diventa via ordinaria per ogni scelta pastorale.

Accanto alle convergenze, sono state espresse anche sensibilità e accenti diversi, segno della ricchezza dei contesti ecclesiali del territorio. L’Arcidiocesi di Potenza-Muro Lucano – Marsico Nuovo ha posto l’accento sulla dimensione della corresponsabilità, della comunione tra parrocchie e zone pastorali e sul rinnovamento delle strutture ecclesiali in chiave missionaria. La Diocesi di Matera-Irsina ha insistito sulla necessità di linguaggi nuovi e accessibili, capaci di raggiungere le giovani generazioni e il mondo della cultura, superando forme di comunicazione autoreferenziali. La Diocesi di Melfi–Rapolla–Venosa ha evidenziato la necessità di un linguaggio più profetico e incisivo, capace di affrontare con coraggio le grandi questioni sociali come la giustizia, la pace, il lavoro, le diseguaglianze territoriali e la marginalità delle aree interne, senza ridursi a semplici enunciazioni di principio. La Diocesi di Tricarico, infine, ha richiamato l’urgenza di una conversione pastorale che metta al centro l’ascolto delle fragilità e delle periferie, facendo della Chiesa un segno visibile di prossimità e di accoglienza. La Diocesi di Tursi-Lagonegro ha sottolineato la necessità di consolidare uno stile sinodale concreto, valorizzando gli organismi di partecipazione e le unità pastorali come veri luoghi di comunione e corresponsabilità, oltre a una formazione permanente e integrale per laici, consacrati e clero.

Tra le priorità condivise per il cammino futuro emergono la formazione unitaria dei battezzati, il rinnovamento dell’iniziazione cristiana, la promozione della ministerialità laicale, la cura della comunione tra le diocesi lucane e la valorizzazione delle esperienze di “restanza” come risposta evangelica allo spopolamento e alla dispersione.

Il confronto ha messo in luce la consapevolezza che il processo sinodale non è un evento da chiudere, ma una via da abitare: un cammino da continuare insieme, nella convinzione che lo Spirito Santo continua a parlare alle Chiese che sono in Basilicata, invitandole a essere davvero — come recita il titolo del Documento nazionale — lievito di pace e di speranza.